Abitare + città sostenibili: come essere virtuosi

Abitare + città sostenibili: come essere virtuosi

L’agenda 2030 ha come obiettivo creare aree urbane ad impatto zero, verdi, a misura d’uomo. La pandemia, inoltre, ha amplificato la necessità e l’urgenza di realizzare l’SDG11, soprattutto rispetto alla mobilità e all’organizzazione degli spazi urbani.

L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, “Rendere le città inclusive, sicure, resistenti e sostenibili”.

L’importanza dell’SDG numero 11 risiede nel fatto che, se è vero che negli ultimi decenni le città hanno permesso alle persone di migliorare la loro condizione sociale ed economica, è altrettanto vero che oggi persistono molte sfide per mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità e che allo stesso tempo non danneggino il territorio e le risorse. 

La pandemia, inoltre, ha amplificato la necessità e l’urgenza di realizzare l’SDG11, soprattutto rispetto alla mobilità e all’organizzazione degli spazi urbani. È proprio in questo contesto che si è affermata l’idea della “città dei 15 minuti“, particolarmente promossa da architetti del calibro di Stefano Boeri e Carlo Ratti. Il concetto che sta alla base di questo tipo di centro urbano è la possibilità per i cittadini di raggiungere, a piedi o in bici, tutti i servizi necessari. 

Che caratteristica ha l'abitare in città sostenibili?  

La definizione di città sostenibili risiede proprio negli obiettivi e indicatori previsti dall’Obiettivo delle Nazioni Unite numero 11. L’SDG 11 pone particolare attenzione all’accesso agli alloggi e ai servizi di base, al sistema di trasporto sostenibile, all’urbanizzazione sostenibile, all’accesso agli spazi pubblici, agli edifici sostenibili, all’impatto ambientale pro capite delle città e alle politiche per fronteggiare il cambiamento climatico, all’efficienza delle risorse e alla riduzione del rischio di disastri. 

Inoltre, è necessario uno sforzo dei Paesi verso lo sviluppo di politiche urbane nazionali, dato che ad oggi sono 156 quelli che le prevedono, sebbene siano solo in fase di implementazione. A tal proposito, l’OCSE(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), ha evidenziato che i governi subnazionali devono adottare con una certa urgenza delle politiche adeguate a soddisfare i traguardi previsti dall’SDG 11.    

Per accelerare la realizzazione di queste politiche, le azioni regionali e locali devono mirare a ridurre l’inquinamento urbano, rafforzare l’accesso al trasporto pubblico e alla mobilità e incrementare l’accessibilità degli alloggi. Le misure politiche potrebbero essere considerate come indicatori dell’impegno dei governi locali a raggiungere il triplice obiettivo di essere economicamente produttivi, socialmente inclusivi e sostenibili dal punto di vista ambientale.  

Vivere in città sostenibili in Italia

Per quanto riguarda la performance dell’Italia rispetto all’Obiettivo 11, e quindi alla presenza e diffusione di città sostenibili, stando ai dati dell’ASviS nel Rapporto 2021 su Città e Comunità Sostenibili e dell’Istat nel Rapporto SDGs 2021, il Paese deve ancora migliorare sotto diversi aspetti. 

Nel contesto italiano, come sottolinea l’ASviS, il Goal 11 dell’Agenda 2030 è al centro delle azioni previste dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Il fondo complementare al Pnrr, infatti, prevede 2 miliardi di euro di investimenti per migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, nonché la condizione sociale nel patrimonio residenziale pubblico. 

Tra le politiche nazionali messe in atto a sostegno dello sviluppo dei centri urbani, negli scorsi mesi è stato riavviato il Programma straordinario per le periferie, con erogazioni di importi medi di oltre 30 milioni di euro al mese. È partita inoltre una linea di progetti di rigenerazione urbana gestiti dal Ministero dell’interno che ripartisce le risorse (8,5 miliardi di euro per Comuni capoluogo o con popolazione superiore a 15.000 abitanti) secondo le richieste degli enti locali.  

Per il disagio abitativo, la principale strategia messa in atto in Italia è la dotazione di edilizia residenziale pubblica, sebbene il ridotto impegno finanziario pubblico veda il Paese svantaggiato rispetto agli altri Stati europei. Secondo gli ultimi dati, infatti, sono oltre 1,1 milioni le famiglie che si trovano in condizione di disagio abitativo, acuto o grave.

 

Nell’ultimo anno, sono stati inoltre adottati interventi per mitigare gli effetti della pandemia sul trasporto pubblico, in particolare destinando alle linee metropolitane 2,7 miliardi di euro nel triennio 2021-2023 e stanziando 550 milioni per il rinnovo degli autobus (50% al Sud) e 1.550 milioni per le linee ferroviarie regionali (80% al Sud). Infine, è stata resa obbligatoria la figura del mobility manager, nuova professione che promuove e realizza interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone, anche collaborando all’adozione del piano di mobilità sostenibile. 

Per quanto riguarda il miglioramento della qualità dell’aria, il Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr stabilisce l’erogazione di 105 milioni di euro per gli anni 2022-2024. 

Relativamente alla riduzione del rischio di disastri ambientali nel Paese, a marzo 2022 l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha presentato la terza edizione del Rapporto “Dissesto idrogeologico in Italia: Pericolosità ed indicatori di rischio”, che fornisce il quadro nazionale di riferimento sulla pericolosità legata a frane, alluvioni ed erosione costiera. Dal Report è emerso che sono 7.423 i comuni(93,9% del totale) a rischio e, complessivamente, il 18,4% (55.609 km2) del territorio nazionale è classificato a pericolosità frane elevata, molto elevata e/o a pericolosità idraulica media.  

Un’altra caratteristica del nostro Paese è che ad oggi esiste ancora un grande divario tra nord e sud, come emerge dal Rapporto Ecosistema Urbano 2021 di Legambiente. In base ai dati raccolti dai questionari che Legambiente ha inviato a 105 Comuni capoluoghi, è stata stilata una classifica sulla performance ambientale delle città che vede la città di Trento in vetta e quella di Palermo nell’ultima posizione.

Per approfondire:
https://www.yellowboat.eu/blog/come-funziona-effettivamente-un-sistema-iot-per-smart-home-applicato-...

https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/news/news/view?id=6987


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