Le sperimentazioni in atto
presso le abitazioni di residenzialità autonoma progettate, proposte e gestite
da organizzazione sociali, puntano sul concetto integrato tra i diversi
sistemi di supporto all’abitare: Domotica, Smart home e Tecnologie assistive Un insieme di interventi
che si possono identificare nella “Domotica assitiva”. Diversamente dalla classica Domotica, che punta ad
automatizzare diversi aspetti della vita domestica per comodità e rapidità
dell’esperienza, la Domotica assitiva si concentra sui bisogni delle
persone, sulla loro sicurezza, sulle competenze relazionali e sulla qualità
della loro interazione con le persone e con l’ambiente.
Numerose sono le soluzioni che possono essere adottate per facilitare alcune funzioni abitative ed assicurare adeguati livelli di sicurezza in casa.
Ma molte ancora saranno disponibili nei prossimi anni,
grazie al rapido processo di evoluzione dei sistemi tecnologici in rete e in
particolare dallo sviluppo delle biotecnologie, che aprono verso nuovi e più
significativi scenari di supporto alla persona.
Un primo importante settore è costituto dalla DOMOTICA, che aggruppa la maggior parte delle
tecnologie che consentono di ridurre le occasioni di rischio in casa e di
gestire in modo più semplice ed economico alcune funzioni abitative.
Tecnologie e attrezzature applicate alla casa e ausili di sostegno alla persona (più noti come dispositivi di Ambient Assisted Living, di supporto agli ambienti di vita) costituiscono un importante complemento dell’abitare, rendendolo maggiormente sicuro e confortevole. Un vantaggio per tutti e in particolare per le persone fragili o con disabilità, purché tali dispositivi siano opportunamente selezionati e rispondenti alle esigenze dei diretti fruitori.
Basti pensare ai comandi che aprono automaticamente porte, finestre e cancelli, agli SOS telefonici che lanciano un allarme premendo solo un pulsante, al videocitofono che ci fa vedere da casa chi è che bussa al portone, ai sensori che bloccano le fughe di gas.
Un pizzico di tecnologia fa anche risparmiare sulle spese domestiche, come quelle del riscaldamento.
Tecnologie rinnovabili, che cioè derivano da fonti che si rigenerano, come il sole o il vento, consentono di risparmiare ancora di più: pannelli solari per produrre acqua calda sanitaria, impianti fotovoltaici per integrare i consumi di energia elettrica. Se poi tutti questi strumenti e altri ancora si collegano in rete ad una centralina-computer che “dirige l’orchestra”, allora si parla di “casa intelligente”, un tipo di abitazione che asseconda tutti i nostri desideri senza sforzo: accende la caldaia quando rientriamo in casa, innaffia il giardino nei giorni di sole, spegne il forno, regola le luci e gli elettrodomestici. Sembra uno scherzo, ma la casa-robot è già una realtà, ed è anche relativamente economica se predisposta al momento della costruzione o di una ristrutturazione, e può rivelarsi molto utile al servizio di chi è debole o malato. Un’importante applicazione delle tecnologie in casa è infatti offerta dalla telemedicina, che consente la possibilità di collegarsi al proprio medico per il controllo di alcuni parametri vitali. Tramite internet, è inoltre possibile mantenere le proprie relazioni sociali con parenti e amici, informarsi, acquistare beni e servizi. Come molti dispositivi domestici, però, anche ausili e tecnologie vanno installati solo quando servono, altrimenti sono solo costosi e inefficaci.