Organizzazione e Terzo Settore : prendere decisioni veloci
Anche nelle organizzazioni del Terzo Settore, man mano che l'azienda cresce è sempre più difficile prendere decisione veloci.
Ad un certo punto dell'aumento delle dimensioni dell'organizzazione, oggettivamente non è possibile prendere una decisione in solitudine o con poco consenso. Ci si deve confrontare, e fare i conti, con i tempi necessari al raggiungimento del consenso, anche se spesso questo va contro l'efficienza e/o l'efficacia della decisione.
Il conflitto è duplice: mentre si prendono decisioni se lo si fa in autonomia, si rischia di non avere il supporto del team e probabilmente si rallenta il passo successivo.
Se si richiede supporto da tutti si rischia di muoversi comunque lentamente, o addirittura star fermi se non tutti sono d'accordo con la direzione.
Per aggravare ulteriormente questo problema:
(1) è necessario decidere quale grado di accuratezza dei dati serve per prendere la decisione,
(2) è questa una decisione che deve essere decisa rapidamente, piuttosto che ponderata?
(3) chi coinvolgi?
Per far fronte a questa tesi, alcune aziende optano per un uso eccessivo del modello Amazon: "Non sono d'accordo, ma mi adeguo ... ". La verità è che, usarlo troppo spesso, diventa "Non essere d'accordo e non partecipare", iniziando la discesa verso una cultura del no.
Un approccio adottato per affrontare una parte del problema è raggiungere un "ragionevole consenso". Ciò significa convincere l'80% delle persone.
È importante costruire un'azienda che possa sopportare di prendere decisioni sbagliate.
Sempre ricordando che la velocità è un elemento vincente nei processi decisionali.