Il Sociale dopo il Corona Virus
Innovazione e nuovi modelli di welfare: sono state alcune delle nostre parole d'ordine, sino a qualche giorno fa. Certamente sino alla data del nostro ultimo post il 25 febbraio 2020.
Ora tutto è cambiato.
Progettare nuovi Servizi, Politiche o Azioni Sociali, oggi, non è possibile. Non solo perché siamo di fronte ad emergenze epocali, a lutti e al caos.
Ma, anche, perché per un Progetto Sociale come per uno Edilizio, di Ricerca, o anche solo che riguardi il Futuro, serve aver definito il Contesto dal quale si parte.
Un Progetto sociale si può scomporre, più o meno, in 4 parti: Contesto, Obiettivi, Azioni e Organizzazione.
Oggi non abbiamo neppure la più pallida idea in che Contesto ci troveremo al temine della curva discendente del contagio.
Le condizioni i nostri territori, i pensieri delle persone, le risorse a disposizione. Nulla, non abbiamo elementi per definire il Nuovo Contesto.
Quindi oggi non sono possibili ipotesi sulle Politiche sociali future e, tantomeno su nuovi Progetti specifici per target di popolazione definita.
Per ora possiamo solo porre la massima attenzione al presente, ascoltare, e cercare di capire, le riflessioni dei sociologi, e ipotizzare nuovi scenari. Da aggiornare continuamente in attesa di un Contesto definitivo.
Oppure no.
Oppure sovvertire le regole della Progettazione Sociale e provare ad ipotizzare interventi a favore di destinatari definiti in contesti non definiti, in evoluzione, in mutamento.
Pensare al Bene Comune ai tempi del Corona .... e soprattutto negli immediati mesi/periodi del "dopo", deve essere un esercizio costante per chi si occupa di Sociale.
Gli economisti stanno ipotizzando scenari che consentano all'economia di ripartire molto, molto rapidamente. Hanno qualche riferimento rispetto a precedenti crisi (del 2008 o post Torri Gemelle), ma il dato comune è: prepariamo, sin da ora, scenari che consentano di far ripartire l'economia velocemente.
Dobbiamo fare la stessa cosa. Con la stessa determinazione e la stessa voce alta. Per far si che, almeno questa volta, Soldi e Bene Comune vadano di pari passo.
Ora tutto è cambiato.
Progettare nuovi Servizi, Politiche o Azioni Sociali, oggi, non è possibile. Non solo perché siamo di fronte ad emergenze epocali, a lutti e al caos.
Ma, anche, perché per un Progetto Sociale come per uno Edilizio, di Ricerca, o anche solo che riguardi il Futuro, serve aver definito il Contesto dal quale si parte.
Un Progetto sociale si può scomporre, più o meno, in 4 parti: Contesto, Obiettivi, Azioni e Organizzazione.
Oggi non abbiamo neppure la più pallida idea in che Contesto ci troveremo al temine della curva discendente del contagio.
Le condizioni i nostri territori, i pensieri delle persone, le risorse a disposizione. Nulla, non abbiamo elementi per definire il Nuovo Contesto.
Quindi oggi non sono possibili ipotesi sulle Politiche sociali future e, tantomeno su nuovi Progetti specifici per target di popolazione definita.
Per ora possiamo solo porre la massima attenzione al presente, ascoltare, e cercare di capire, le riflessioni dei sociologi, e ipotizzare nuovi scenari. Da aggiornare continuamente in attesa di un Contesto definitivo.
Oppure no.
Oppure sovvertire le regole della Progettazione Sociale e provare ad ipotizzare interventi a favore di destinatari definiti in contesti non definiti, in evoluzione, in mutamento.
Pensare al Bene Comune ai tempi del Corona .... e soprattutto negli immediati mesi/periodi del "dopo", deve essere un esercizio costante per chi si occupa di Sociale.
Gli economisti stanno ipotizzando scenari che consentano all'economia di ripartire molto, molto rapidamente. Hanno qualche riferimento rispetto a precedenti crisi (del 2008 o post Torri Gemelle), ma il dato comune è: prepariamo, sin da ora, scenari che consentano di far ripartire l'economia velocemente.
Dobbiamo fare la stessa cosa. Con la stessa determinazione e la stessa voce alta. Per far si che, almeno questa volta, Soldi e Bene Comune vadano di pari passo.