Cooperative Sociali e fondi PNRR

Cooperative Sociali e fondi PNRR

Cooperative Sociali

Qualche volta servirebbe rivendicare quello che si è, e quanto si fa. Nel silenzio più assoluto che accompagna l'azione che il Terzo Settore svolge per la comunità, il valore dei servizi che gestisce, la capillarità della presenza, le motivazioni del no-profit, ecc. ecc. ecc. ovviamente anche sui fondi per la ripresa del PNRR, non si registrano interlocuzioni significative. 
Ecco un articolo che vale la pena di leggere e diffondere sul tema. Una lettera al Corriere della sera di Gianfranco Silvestri, segretario generale dell'Asvi:

Un nuovo modo di spendere. 
  Caro direttore, dobbiamo dirlo, la capacità di spesa dei finanziamenti europei è sempre stato un problema per l'Italia: nell'ultimo quinquennio il nostro paese ha utilizzato solo 38,4% dei fondi strutturali, finendo penultima in classifica spesso per questioni di vincoli burocratici, non solo per incapacità gestionale. Per questo in vista dell'arrivo dei fondi legati al P.n.r.r. occorrono procedure straordinarie (come ha dichiarato Gentiloni intervista questo giornale mesi fa) per evitare il rischio di perdere erogazioni fondamentali, sulle quali facciamo affidamento come se già li avessimo in mano.
Ma leggi e procedure non bastano. Sono le cessare i soggetti attivi che sappiano lavorare in questo modo: mappare gli effettivi bisogni di un territorio di una comunità, scrivere un progetto con obiettivi qualitativi e quantitativi chiari, prevedere un budget di spesa con voci specifiche, spendere quanto previsto, rendi contare fino all'ultimo euro quello che
spende, e infine valutare l'impatto che avuto l'azione per capire se vale continuare o è meglio cambiare direzione.
Sembra ad alcuni un modo di operare utopico, un traguardo lontano? No, ci sono realtà del terzo settore che negli anni scorsi e nei mesi scorsi non si sono mai fermate, associazioni della società civile che durante la pandemia hanno a volte supplito a Servizi che mancavano, che possono costruire un traino per condividere e promuovere un ritmo nuovo, anche in contesti difficili, piegati da crisi ed emergenze. Il metodo consiste nella capacità di ottenere fondi da donatori istituzionali a partire dal curriculum di competenze maturate sul terreno, dimostrare quello che si sa fare, in ambiti precisi, così come di saper spendere secondo procedure chiare, monitorato nel quando dei servizi o di attività e nel come dell'implementazione, fino alla valutazione dei risultati.
CCi sono imprese sociali, fondazioni, enti diversi, che in questi mesi di fermo generale in Italia, continuando a lavorare, hanno maturato una consapevolezza nuova del ruolo che possono giocare per il rilancio del paese: in certi casi incontro tendenza rispetto alla pubblica amministrazione e mercato ma con una funzione di sprone.  Dopo la sentenza 131 della Corte costituzionale e la modifica del Codice dei contratti che stabiliscono che le amministrazioni pubbliche non sono più i soli titolari del bene comune, che si realizza anche mediante una cooperazione con gli enti del terzo settore: la parola d'ordine è diventata CoProgettazione.
Oggi ci sono in Italia almeno 50 organizzazione che potrebbero utilizzare 50 milioni annui per tre anni (in tutto 7,5 miliardi) in maniera addizionale loro bilanci, con modalità più efficaci, efficienti e trasparenti di qualunque amministrazione pubblica e locale. C'è chi osa parlare di condivisione di potere.
Questa è la direzione. A noi del terzo settore non interessa rivendicare, sostituire altri o ancor meno mendicare un posto al tavolo delle decisioni sul PNRR. A noi interessa che si prenda atto di un nuovo modello possibile. Superiamo la logica dell'appalto, si assegnano fondi diretti a chi ha dimostrato di saper lavorare per il bene comune procediamo verso un'effettiva coprogettazione che permetterà ad ogni euro speso di tornare centuplicato interni di dinamismo economico e sociale.
In questo paese che finalmente rialza la testa e noi siamo già in campo.

- Giampaolo silvestri e segretario generale della Avsi, organizzazione no profit che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 33 paesi inclusa l'Italia -

Schermata 2021-06-25 alle 114913png

Cooperativa Sociale dal 2018